KODALY PHILHARMONIC
DEBRECEN
DÁNIEL SOMOGYI-TOTH direttore
ERICA PICCOTTI
violoncello
Concerto realizzato nell’àmbito del progetto “Circolazione musicale in Italia”
promosso dal CIDIM - Comitato Nazionale Italiano Musica
La Kodály Philharmonic Debrecen, fondata nel 1923, è l’orchestra rappresentativa della città ungherese di Debrecen. L'orchestra collabora con frequenza con il Coro Femminile Kodály, fondato da György Gulyás ed è stata guidata da direttori di fama internazionale, ospitando grandi personalità della cultura musicale e tenendo concerti in tutta Europa e Asia. Dal 1 ottobre 2011 Dániel Somogyi-Tóth è il Direttore generale ed artistico dell’orchestra con l’intento di sostenere la missione artistica di Zoltán Kodály attraverso l'esecuzione di tutte le opere del compositore ungherese.
Nato a Budapest nel 1981, studia pianoforte e composizione presso il Conservatorio Béla Bartók e, nel 2006, si laurea come direttore e organista all'Accademia Franz Liszt. Tra il 2007 e il 2009 è stato direttore della Békés County Symphony Orchestra (Ungheria) con la quale si è aggiudicato il Premio Prima. Dal 2009 Daniel Somogyi-Toth è direttore ospite al Teatro dell'Operetta di Budapest e nel 2012, si è aggiudicato il Reviewers’
Prize (premio della critica). Si esibisce regolarmente come solista della Filarmonica Nazionale d'Ungheria. Ha inciso per Naxos Records.
si diploma in violoncello a soli 14 anni con il massimo dei voti, lode e menzione d'onore presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma sotto la guida di Francesco Storino. Continua gli studi con Antonio Meneses presso l'Hochschule der Kunste di Berna e l’Accademia Walter Stauffer di Cremona. Da ottobre 2017 frequenta il Master of Music presso la Kronberg Academy con Frans Helmerson. Vincitrice di numerosi primi premi in concorsi nazionali e internazionali, tiene concerti in sedi prestigiose e collaborazioni con importanti orchestre, condividendo, altresì, il palcoscenico con maestri di chiara fama. Tra i quali, per citarne qualcuno, Mario Miguel da Silva, Julius Berger, Bruno Canino, Bruno Giuranna, Salvatore Accardo, Massimo Quarta. Suona un violoncello Francesco Ruggeri (Cremona, 1692) gentilmente concesso dalla Fondazione.