Le note del pianoforte di Alexander Kobrin sul palco del Teatro Savoia

A Campobasso, sabato 9 marzo alle ore 18:30 ,il concerto del musicista di fama internazionale


CAMPOBASSO. Grande attesa nel capoluogo per il concerto di Alexander Kobrin definito dalla BBC il “Van Cliburn dei nostri tempi”, si colloca fra gli interpreti di primissimo piano oggi nel mondo. Il New York Times lo ritiene una preziosissima guida alle visioni ultraterrene e spirituali della musica di Schumann, in grado di esplorarne gli angoli più ombrosi così come le infiorescenze, il tutto riprodotto in lussuosi ritratti. La sua esecuzione del Secondo concerto per pianoforte di Brahms con la Syracuse Symphony Orchestra, sempre a New York, è stata salutata dalla critica come una pietra miliare nella vita musicale della città americana.

L’esperienza di ascoltare Alexander Kobrin dal vivo è stata descritta al meglio da Nick Rogers: “L’abbagliante destrezza di Kobrin è sicuramente supernaturale da vedere, ma il suo talento e la sua esecuzione sono assolutamente umani”. Nel 2005 Alexander Kobrin vinse il primo premio al Concorso Van Cliburn, dopo aver ottenuto lo stesso riconoscimento ai Concorsi Busoni di Bolzano, al Glasgow e all’Hamamatsu.

Pochissimi pianisti al mondo possono vantare un Palmarès di questa natura. Da allora l’artista è ospite delle più prestigiose orchestre al mondo collaborando con direttori di chiara fama. Ha tenuto recital nelle più importanti sale da concerto ed è stato ospite di prestigiosi festival in Europa e in America con numerose tournée in Cina, Giappone e Taiwan. Ama dedicare una parte del proprio tempo anche all’attività didattica, svolta inizialmente all’Accademia Gnessin di Mosca, alla Columbus State University negli USA e attualmente alla Steinhardt School dell’Università di New York. Ha inciso vari Cd per le etichette Harmonia Mundi, Quartz e Centaur.

Un suo album dedicato a Schumann è stato inserito dalla rivista Fanfare Magazine fra i 5 migliori dischi del 2015 e il Gramophone Magazine, recensendo un suo Cd per Harmonia Mundi dedicato alla Seconda Sonata di Rachmaninov, proposta nella revisione del 1931, ne elogia, al di là del virtuosismo tempestoso, la capacità di cogliere le più nascoste profondità ipnotiche della partitura. È nato a Mosca nel 1980 e ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di cinque anni alla celebre Scuola Speciale di Musica Gnessin, perfezionandosi successivamente al Conservatorio Tchaikovsky con eminenti docenti quali Tatiana Zelikman e Lev Naumov.

Biglietti ingresso: Intero € 12,00, ridotto (fino a 25 anni) € 6,00

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